Cena di Lavoro: ecco i 5 segreti per il successo della tua cena business
Non tutte le transazioni d’affari possono concludersi in ufficio; a volte è necessario quel “qualcosa in più” che si identifica in una cena di lavoro ben riuscita. Invitare i clienti a un business-dinner è sempre una scelta vincente, ma lo è ancora di più se questo evento viene organizzato in ambiente domestico, in quanto tra le mura di casa si crea un’atmosfera intima e accogliente che non può che giovare alla trattativa.
Importanza di una cena di lavoro
I motivi per programmare una cena di lavoro sono tanti: festeggiare un affare appena concluso, discutere senza tensioni di una transazione in atto o anche impostare un rapporto lavorativo destinato a svilupparsi nel tempo. Cenare insieme ai potenziali clienti offre sempre e comunque l’opportunità di migliorare le relazioni interpersonali, che rappresentano un importantissimo tassello del grande puzzle di ogni business. È risaputo che a tavola si sta bene perché ci si sente a proprio agio, si sperimentano gradevoli sensazioni legate a gusto e olfatto e ci si sente naturalmente meglio predisposti a parlare con gli altri commensali. Condividere un’esperienza piacevole è uno dei presupposti per socializzare. Ma, fattore indispensabile, l’esperienza deve effettivamente essere piacevole!
Attualmente è disponibile, per chi sia intenzionato ad organizzare una cena di lavoro a casa propria, un servizio di Gourmet a Domicilio in grado di trasformare la propria abitazione in un ristorante pluristellato, tramite l’innovativo Chef-Experience che dispone della competenza e dell’esperienza di persone come lo chef Salvo Cravero (Ristorante Gambero Rosso) e del sommelier Michele Palombi. Premiati e conosciutissimi del mondo della ristorazione, questi due professionisti della ristorazione (che sono anche grandi amici) hanno deciso di dare forma a un progetto che avevano nel cuore da molto tempo, ovvero quello di trasformare, per una sera, la casa del cliente in un ristorante gourmet.
I vantaggi di questa offerta sono indubbi: basti pensare alla comodità di non doversi spostare insieme ai propri ospiti ma, potendo rimare comodamente a casa propria, avere comunque l’opportunità di sfruttare un servizio d’eccellenza. Dal beverage al food-service, ogni aspetto della cena viene progettato e realizzato secondo i migliori presupposti, allo scopo di rendere unica una cena di lavoro a domicilio di altissimo prestigio.
I 5 segreti per il successo di una di lavoro a domicilio
1. Allestimento cena di lavoro
Per loro natura, le cene di lavoro sono concepite per minimizzare i limiti formali che caratterizzano l’ambiente lavorativo; ecco perché un ambiente famigliare, come la propria abitazione, si rivela location perfetta per mettere tutti in condizioni di massimo relax. Trovarsi in un ambiente intimo e confidenziale non può che stimolare la conversazione che, trovandosi in una struttura raccolta e soprattutto senza altre persone, consente un dialogo tranquillo e favorevole alla conversazione.
L’allestimento del business-dinner può essere “a tema”, in quanto spesso il motivo per cui ci si riunisce intorno al tavolo è rappresentato dalla conclusione di un affare oppure dalla gestione di una trattativa che sta procedendo. Ecco che allora può essere un’ottima idea quella di scegliere un colore dominante, che funga da catalizzatore per gli ospiti. A questo riguardo, il team del Ristorante Dal Sol Francesco, unitamente alla creatività dello chef Salvo Cravero consentono di abbinare la tonalità cromatica prescelta sia per quanto riguarda i cibi che le stoviglie, per realizzare un allestimento particolarmente impattante. Lo stile e il buon gusto sono due componenti essenziali per una cena di lavoro d’alto livello e contribuiscono a renderla ancora più speciale.
Un aspetto di estrema rilevanza è quello dell’impiattamento che ormai è diventato un corollario indispensabile in qualsiasi evento di un certo tipo; grazie all’esperienza e alla creatività dello chef Salvo Cravero è possibile disporre su piatti che sono delle piccole opere d’arte, dove i cibi vengono assemblati secondo veri e propri canoni estetici. Anche la vista infatti è un senso che, oltre all’olfatto e al gusto, svolge un ruolo essenziale per la riuscita di una cena di lavoro, che deve essere nello stesso tempo appagante dal punto di vista dei sapori e degli aromi, ma anche gratificante visivamente. Non bisogna dimenticare che il primo impatto è appunto quello visivo e che pertanto un allestimento indovinato costituisce uno dei fondamenti del successo di un evento di questo genere.
2. Comportamenti in una cena di lavoro
Il comportamento da assumere a una cena di lavoro deve essere impostato sulla massima sobrietà su ogni spetto, dall’abbigliamento, al modo di parlare, al tipo di atteggiamento interpersonale. È quindi consigliabile optare per un look elegante e classico, senza nessuna eccentricità (scollature esagerate, trasparenze, abiti estrosi, colori sgargianti, ecc.), ma che comunque sia pratico e contribuisca a mettere a proprio agio i commensali.
Un dress code formale è sempre la scelta migliore.
La conversazione non deve mai essere troppo confidenziale, soprattutto inizialmente quando è necessario rompere il ghiaccio senza esporsi esageratamente. È chiaro che le tematiche lavorative possono essere il fulcro dei discorsi, ma senza esagerare, per cui è consigliabile affrontare anche altre tematiche, magari informandosi sugli interessi dei clienti e sul loro stile di vita, per trovare eventuali punti di contatto. Va benissimo dimostrare una certa curiosità nei confronti dell’interlocutore, ma non bisogna mai essere curiosi o invadenti: si tratta di un confine molto sottile, ma è necessario rispettarlo per non fare brutte figure.
Bisogna essere particolarmente attenti al tempismo in quanto affrontare argomenti importanti nel momento sbagliato di certo si rivela controproducente; pertanto, è opportuno intuire quale possa essere il momento giusto per affrontare le tematiche lavorative. È sempre meglio non esporsi troppo con giudizi personali su tematiche politiche o religiose, ma mantenersi il più possibile neutrali, pur esprimendo opinioni in grado di interessare e coinvolgere l’interlocutore.
3. Scelta del menù per la cena di lavoro
La scelta del menù rappresenta evidentemente il punto cruciale dell’intera fase organizzativa della cena di lavoro a domicilio.
L’innovativa opzione della Chef-Experience offre l’opportunità di pianificare al meglio ogni aspetto dell’evento, con il valido supporto di rinomati professionisti del settore. Attraverso un servizio del genere è possibile disporre di un team in grado di portare a casa una cucina Gourmet stellare, pensa anche a tutti gli altri dettagli, utilizzando stoviglie di pregio e apparecchiature di ultima generazione. Affidandosi al Ristorante Dal Sor Francesco e allo chef Salvo Cravero (Ristorante Gambero Rosso) si può contare su esperti professionisti del food&wine capaci di allestire eventi che lasciano il segno.
I menù proposti dallo chef Salvo Cravero sono impostati su un calibrato mix tra tradizione e innovazione, in base alle sue esperienze maturate in anni di lavoro presso i più rinomati ristoranti nazionali. Considerato uno degli chef più blasonati d’Italia, egli offre la massima disponibilità per scegliere insieme al cliente i cibi da proporre, in relazione alle sue preferenze, alla stagionalità, al tipo di evento da organizzare e al numero dei commensali. Grazie all’elevato livello di preparazione maturato nel corso degli anni, Salvo Cravero è in grado di assicurare un’estrema versatilità operativa, che gli consente di cimentarsi nella realizzazione di qualsiasi tipo di menù.
Insegnante presso la Gambero Rosso Academy e consulente di Food&Wine, lo chef si caratterizza per un approccio particolarmente poliedrico al settore della ristorazione che da più di 20 anni lo vede uno dei protagonisti di maggiore spicco.
Partendo dagli antipasti, che costituiscono una sorta di “biglietto da visita” della cena e che vengono proposti in numerose varianti tutte ugualmente squisite, tra cui le ottime bruschette con salse di vario genere, carpacci di suino o bovino, vol au vent, insalate di mare servite in conchiglia, gateau di patate, torte salate, mini brioche calde e tanto altro.
I primi piatti, comprendenti paste asciutte, minestre ripiene, zuppe e vellutate, cous cous di pesce, pasta al pesto oppure condita con sughi alle verdure, risotti di tutti i tipi con particolare riguardo a quelli col pesce e crostacei, consentono alla cena di incominciare a prendere forma.
I secondi piatti possono essere a base di pesce oppure di carne, a seconda delle preferenze del cliente, ma in ogni caso le proposte dello chef riescono ad accontentare anche i palati più esigenti, sia per l’eccellente qualità delle materie prime che per le loro preparazioni esclusive. Arrosti, roll di pollame con verdure, spiedini, brasato e carni bollite, l’ineguagliabile roast-beef all’inglese, la carne alla brace e involtini in qualsiasi variante sono soltanto alcune delle soluzioni che lo chef propone nei suoi raffinati menù.
Un particolare riguardo viene riservato anche all’estrema varietà dei contorni, comprendenti verdure cotte grigliate, stufate oppure saltate in padella, tutte rigorosamente locali e procurate presso aziende agricole a chilometro zero. Sfiziosi e imprevedibili, i mix di ortaggi e verdure crude consentono di “pulire la bocca” tra una portata e l’altra, contribuendo a non appesantire la digestione.
Il settore dei dolci e della pasticceria è uno dei punti di forza dello chef Salvo Cravero, che, grazie anche alle sue numerose partecipazioni a stage tematici, è in grado di lasciare letteralmente a bocca aperta i commensali. Il famoso gelato artigianale proposto come fine-pasto conclude in maniera eccellente la cena di lavoro a casa vostra.
4. Scelta del beverage in una cena di lavoro
Si sa che buona parte del successo di una cena dipende da un’oculata ed attenta scelta del beverage, che è sempre preferibile affidare a un sommelier competente ed esperto. Michele Palombi, che affianca lo chef Salvo Cravero e che è il proprietario del Ristorante Dal Sor Francesco, è un enologo di fama internazionale che ha deciso di mettere la sua passione al servizio della clientela, aiutandola a scegliere i vini più indicati anche per le cene di lavoro a domicilio.
Conosciuto con l’appellativo di “Nettare degli Dei”, il vino deve essere conosciuto approfonditamente per poter venire accostato in maniera corretta alle varie pietanze. Un abbinamento giusto rappresenta il presupposto indispensabile per esaltare il sapore dei piatti senza mai sovrapporsi alle loro caratteristiche organolettiche, allo scopo di realizzare un’armoniosa combinazione di aroma e gusto. Abbinare il vino al cibo è un’arte e un abile gioco d’equilibrio che si basa su alcuni presupposti che garantiscono il successo di una cena business.
In Italia, patria di alimenti e di vini appartenenti all’eccellenza gastronomica, l’abbinamento per tradizione si rivela quasi sempre una scelta indovinata; pertanto, si parla di alcuni vini ideali per primi piatti, ma non come fine-pasto, oppure di altri perfetti per pietanze a base di pesce che non potrebbero mai accompagnare una ricetta di carne.
La stagionalità rappresenta un altro metodo di scelta del vino: in estate si preferiscono bianchi leggeri, freschi e con sentori floreali, mentre in inverno sono più adatti rossi corposi, complessi dal gusto speziato oppure fruttato.
Un criterio discriminante è quello della concordanza tra vino e cibo, per realizzare un connubio armonioso in cui la corposità del vino deve essere proporzionata alla struttura del piatto. Ecco perché ricette semplici e delicate (cotture al vapore e condimenti leggeri) richiedono vini caratterizzati da aromi contenuti, mentre preparazioni ricche ed elaborate si adattano meglio a vini strutturati e complessi. È buona regola quella di accostare ai dolci preferibilmente vini altrettanto dolci, così come ai fine pasto a base di frutta (anche macedonie) oppure gelati. Il criterio della contrapposizione richiede un’esperienza particolare da parte del sommelier dato che è possibile creare degli sgradevoli contrasti. Per esempio, ad alimenti a forte componente lipidica devono essere abbinati vini acidi, con una buona percentuale di effervescenza, per smorzare il grasso dei cibi.
Le pietanze succulente vanno bilanciate con vini tanninici in grado di asciugare la bocca, limitando la sensazione di liquido in bocca. Particolarmente indicati per pietanze grasse e molto condite, i vini con elevato tasso alcolico, rossi e corposi, aiutano a stemperare la sensazione di grasso pastoso derivante da selvaggina e carne arrosto. Al contrario, per cibi tendenzialmente acidi con retrogusto amarognolo, sono più indicati vini morbidi e vellutati, ideali per il sapore salmastro del pesce e per alcune verdure.
Un’ultima possibilità di abbinamento è quella “difficile”, che deve tenere conto delle caratteristiche limitanti di alcuni alimenti, ad esempio i gelati, l’aceto e le marinature, il cioccolato molto amaro e i carciofi, sono in grado di inibire parzialmente le papille gustative che di conseguenza non riescono a percepire il sapore del vino.
Un bravo sommelier come Michele Palombi del ristorante Dal Sor Francesco deve inoltre tenere conto dei gusti soggettivi dei commensali, che sono strettamente correlati alle singole capacità sensoriali.
5. Disposizione dei posti in una cena di lavoro
Nelle occasioni importanti e in particolare nelle cene di lavoro, l’assegnazione dei posti a tavola ha regole ben precise che servono a evitare di creare confusione e malumori. I commensali devono essere disposti in modo tale da favorire al massimo la conversazione, privilegiando la vicinanza tra colleghi che lavorano in uno stesso settore.
Anche il fattore età può influenzare la disposizione dei posti in quanto è preferibile mantenere una certa omogeneità. Se sono presenti ospiti d’onore come dirigenti oppure colleghi provenienti dall’estero, è consigliabile riservare loro un posto centrale, in modo tale che possano parlare più o meno con tutti gli ospiti.
Un aspetto da curare con attenzione è quello dei segnaposto, che, affidandosi a Chef-Experience, vengono realizzati in maniera creativa e aderente alla tipologia di allestimento della tavola. Infatti, come accennato, oltre al menu personalizzato e al beverage su richiesta, questa organizzazione si occupa anche di tutti i dettagli necessari a creare un evento indimenticabile.
L’esperienza migliore per la tua cena di lavoro
Lo chef Salvo Cravero, il sommelier Michele Palombi e l’intero staff del ristorante Dal Sor Francesco garantiscono un servizio esclusivo e personalizzato di ristorazione gourmet a domicilio per l’organizzazione di cene business domiciliari. L’unico impegno del cliente è quello di fornire lo spazio della cucina in quanto tutta la restante organizzazione viene gestita in maniera professionale e competente dal team di Chef-Experience. In base alle indicazioni ricevute, il personale che fa capo all’organizzazione allestisce anche la disposizione degli ospiti utilizzando segnaposti su richiesta del cliente.
Il fatto che ogni portata venga realizzata direttamente nella cucina dove si svolge la cena, evita trasferimenti di pietanze tipici dei servizi di catering. Professionalità, disponibilità, cordialità e passione per il proprio lavoro sono i presupposti su cui è impostata l’attività dell’innovativo servizio di Chef-Experience, progettato per soddisfare le esigenze di coloro che non vogliono rinunciare al piacere di ricette gourmet, rimanendo nell’intimità della propria abitazione.
È possibile prenotare un servizio di questo tipo contattando Chef-Experience al 349 5155719 oppure compilando il form presente sul portale: il cliente ha la possibilità di collaborare personalmente con lo staff fornendo indicazioni sulle proprie esigenze e desideri.